Borsellino Quater, Russo “Borsellino disse: ‘in procura a Palermo ci sono vipere'”

“Qualcuno mi ha tradito. Qui alla procura di Palermo è un nido di vipere”. Sono queste, secondo il magistrato Massimo Russo, le frasi pronunciate da Paolo Borsellino nel corso di un incontro al quale era presente anche la collega  Alessandra Camassa.  Deponendo in Corte d’assise a Caltanissetta al processo Borsellino Quater, Russo ha ricordato quel drammatico incontro, avvenuto, a suo dire “prima del 12 giugno”,  nel corso del quale il magistrato ucciso in via D’Amelio dopo i convenevoli fece riferimento a una cena con ufficiali dei carabinieri e “poi si alzò e si accasciò sul divano dicendo:’qualcuno mi ha tradito’”.

Russo nel corso della deposizione ha parlato del suo rapporto con Borsellino alla procura di Marsala, della preferenza del magistrato per i carabinieri, del rapporto privilegiato con il maresciallo Canale e con il commissario Rino Germanà “che dopo la strage di Capaci voleva portarsi a Palermo”.

Anche Russo, come aveva già fatto poco prima la collega Camassa, ha detto di non aver mai sentito Borsellino parlare di trattativa o di contatti dei carabinieri con Vito Ciancimino, di non aver mai sentito Borsellino commentare su Bruno Contrada ed ha quindi parlato di un depistaggio “per evitare che venisse individuato immediatamente Enzo Inzerillo.

Il teste ha poi ricordato, suscitando numerose domande dell’avvocato Flavio Sinatra, difensore di Salvino Madonia – che viene processato per strage assieme a Vittorio Tutino – (Vincenzo Scarantino, Francesco Andriotta e Calogero Pulci che rispondono però di calunnia) – il progetto di attentato ai danni di Borsellino di cui si parlò sul finire del 1991.  Russo ha detto che i boss mafiosi trapanesi,  Vincenzo D’Amico e Francesco Caparotta, si opposero all’idea di Riina di realizzare un attentato ai danni di Borsellino a Marsala, con una autobomba, e di come all’inizio del 1992 i due furono uccisi.

Dopo Russo dinanzi alla Corte d’assise di Caltanissetta ha deposto Edoardo Fazzioli, magistrato in pensione, già vice direttore generale del DAP. Il processo riprenderà al 26 al 29 maggio prossimi nell’aula bunker di Rebibbia, a Roma, per ascoltare i collaboratori di giustizia. Il 26 sarà ascoltato, fra gli altri Gaspare Mutolo,  il 27 Ferrante, Grigoli e Sinacori, il 28 Fontana, Di Matteo e Leonardo Messina, ed infine il 29 Malvagna e Ciro Vara.

Proprio oggi la procura ha messo a disposizione delle parti tre verbali di interrogatorio di Angelo Fontana che costituiscono attività integrativa d’indagine.

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