Borsellino: 1 luglio 1992, l’anonimo e le trattative in prima pagina

Una lettera anonima, di otto pagine, alcuni brani della quale vennero pubblicati la mattina del giorno 1 luglio 1992 dal quotidiano catanese’ “La Sicilia”,  proponeva un nesso tra i delitti Lima e Falcone. Secondo l’anonimo citato da “La Sicilia”, Salvo Lima sarebbe stato ucciso nell’ ambito di “una strategia per affondare Andreotti” e la morte di Falcone “va inquadrata in questo disegno globale’”.

lasicilia1luglio1992La lettera anonima, secondo quanto riferì il senatore del Pci, Lucio Libertini,  circolava già prima dell’Estate, e comunque, dopo la strage Falcone del 23 maggio 1992. Fu Lo stesso Libertini, il 29 luglio del 1992, 10 giorni dopo la strage di via D’Amelio, ad inserirla integralmente in una interrogazione al ministro dell’Interno e di grazia e giustizia. Il procuratore aggiunto Paolo Borsellino, era fra i destinatari, al numero 20 della lista. Il primo luglio, con richiamo in prima pagina, l’anonimo, nel quale si parlava anche di ‘trattative’ fra uomini dello Stato e mafia, finì sul giornale ‘La Sicilia’. Borsellino, quel giorno era a Roma ad interrogare il pentito Gaspare Mutolo. Nel pomeriggio, secondo l’agenda grigia del magistrato, si recò al Viminale ad incontrare il neo ministro dell’Interno, Nicola Mancino, che proprio quel giorno si insediava. Mancino non ricorda l’incontro.

Questo l’incipit della lettera anonima

«Questa lettera, quasi un cahier de doléance, è indirizzata a tutti coloro che possono, secondo il nostro giudizio, svolgere un’azione positiva per scoprire finalmente tante tristi verità, per fare giustizia e per  salvare infine questo paese dalla barbarie verso cui sprofonda ormai  precipitosamente. Essi sono:

1) On Oscar Luigi Scalfaro, Presidente della Repubblica;

2)On. Giovanni Galloni, Vice Presidente del CSM;

3) On. Giovanni Spadolini, Presidente del Senato;

4) On Giorgio Napolitano, Presidente della Camera dei deputati;

5) On. Renato Altissimo, segretario del PLI;

6)On. Leoluca Orlando, responsabile della Rete;

7) On. Gianfranco Miglio, «ideologo» della Lega lombarda;

8)On. Gianfranco Fini, segretario del Movimento sociale italiano;

9) On.  Alfredo Biondi, Vice Presidente della Camera dei deputati;

1O) Tutti i Capigruppo della Camera e del Senato, sebbene  nutriamo dubbi sulla buona volontà di alcuni di loro;

11) Dottor Iridro Montanelli, di rettore del «Giornale»;

12) Direttore dc «II Corriere della Sera»;

13) Direttore dc «La Stampa»;

14) Direttore de «La Gazzetta del Sud»;

15) Direttore de «Il Tempo»;

16) Dottor Emilio Fede, direttore di «Studio Aperto»;

17) Dottor Enrico Mentana, direttore di TGS;

18) Dottor Vincenzo Geraci, sostituto procuratore presso la Corte di Cassazione;

!9) Dottor Vittorio Tercsi, sostituto procuratore del tribunale di Palermo;

20) Dottor Paolo Borsellino, procuratore della Repubblica;

21) Dottor Giarnmanco, procuratore capo della procura distrettuale:

22) Dottor Aliquò, sostituto procuratore;

23) Dottor Carrara, sostituto procuratore;

24) Dottor Eugenio Scalfari, direttore de «la Repubblica»;

25) Dottor Carnevale, presidente della 4′ sezione della Corte di Cassazione;

26) Dottor Raimondo Cerami, giudice di sorveglianza;

27) On.Leanza, Presidente della regione siciliana;

28) Agenzia stampa ANSA;

29) Agenzia stampa Italia;

30) Nucleo investigativo carabinieri di Palermo;

31) Capo della squadra mobile di Palermo;

32) Dottor Mario Iovine, prefetto di Palermo;

33) Dottor Alberto Di Pisa, sostituto procuratore:

34) Nucleo operativo della Guardia di finanza;

35) Redazione de «L’Espresso»;

36) Redazione di «Panorama»;

37) Dottor Feltri, direttore de «L’Indipendente»;

38) Redazione de «L’Europeo»;

39) Dottor Celesti, procuratore della Repubblica.

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