Jersey Boys

Il maestro Clint (Eastwood) torna, dopo due opere che ci hanno lasciato perplessi  Hereafter e J.Edgar), con un bel film musicale sui Jersey Boys. Strizzando l’occhio a Scorsese e Coppola, racconta gli States dalla fine degli 50 agli anni 70. Crede e ci fa credere nel sogno di Frankie Valli, che ricorda maledettamente il Dustin Hoffman che abbiamo amato ne Il laureato e non solo, e i Four Seasons. Intrattenimento, emozione, ritmo sono gli ingredienti di Jersey Boys. Non stona neanche il boss – padrino Christopher Walken, se non fosse per il dialetto palermitano che gli hanno affibbiato nella versione doppiata. Il film va visto rigorosamente in originale, il doppiaggio in siciliano e napoletano della “little Italy”, a mio parere, è decisamente insopportabile.

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